Vivere gli atelier

Quando parliamo di ATELIER, per capirci meglio, dobbiamo pensare alla pedagogia dei 100 linguaggi dei bambini, costruita nel tempo dal pedagogista Loris Malaguzzi, è in pratica una filosofia educativa che si fonda su una immagine di bambino, e in generale di essere umano, soggetto di diritti e ricco di potenzialità che si sviluppano nella relazione con gli altri e con l’ambiente.

Secondo Malaguzzi e secondo noi, tutti i bambini possiedono 100 linguaggi, 100 modi di pensare,  di esprimersi, di capire, di incontrare l’altro attraverso pensieri che intrecciano e non separano.

E i 100 linguaggi diventano metafora delle straordinarie potenzialità dei nostri bambini.

Da questo ricco contesto nascono i nostri atelier, luoghi dove le mani dei bambini, il fare, il pasticciare, l’apprendere in modo autocostruttivo possano conversare con la mente. In questo modo i bambini costruiscono la loro intelligenza. Noi insegnanti quindi forniremo loro le attività e il contesto e soprattutto ci porremo in un atteggiamento di apertura e di ascolto attivo.

Con la didattica del bosco crescere all’aria aperta significa avere accanto adulti che si fidano del bambino, che credono nella sua capacità di essere e che conoscono la giusta dose di responsabilità e di difficoltà che può incontrare. Per crescere è necessario avventurarsi in un clima di attenzione e non preoccupazione. Ci si trova a muoversi, allora, certi che uno sguardo attento e amorevole ci protegge e ci lascia liberi di sbagliare nella possibilità di essere accolti e consolati, per poi avventurarci-avventurarsi nuovamente.

“Talvolta un albero racconta più di ciò che si può leggere in un libro”.

                                                                                     Carl Jung